Durante lo svolgimento di una normale partita di gioco, la distanza percorsa dall’atleta è molto elevata (superiore di norma a 10 Km). A livello professionistico si considerano circa 6.000 contatti tra piede e suolo. Numeri meno elevati, ma pur sempre importanti, si possono considerare anche a livello dilettantistico e amatoriale, ove comunque si presenta l’alternarsi continuo di fasi di sprint, camminamento, corsa, rotazioni, cambi rapidi di direzione.
In tale situazione le condizioni del terreno da gioco assumono un’importanza fondamentale per scongiurare traumi e infortuni.
Un manto erboso su cui non viene effettuata una periodica e regolare decompattazione dell’intaso per ripristinarne la corretta densità tenderà ad essere sempre più duro e scivoloso. Queste condizioni, incrementando sensibilmente il rischio di infortuni per l’atleta, non consentono di tutelarne la sicurezza.
Su un manto erboso molto compattato tali rischi possono essere presenti soprattutto in momenti di una alta percentuale di umidità: in queste occasioni in manto tenderà ad essere molto scivoloso e ad esporre l’atleta a maggiori rischi.